Che cosa sai delle fotografie più famose della storia? Si, va bene, magari ne conosci l'autore, l'anno di realizzazione, il contesto ripreso, ma per il resto - ripeto - cosa ne sai? Facciamo un esempio prendendone una proprio famosa-famosa: il bacio all'Hotel de Ville di Robert Doisneau. A chiunque chiederai lumi, se un minimo mastica di fotografia, ti risponderà che è stata scattata a Parigi (e questo è del tutto ovvio) più o meno negli anni '50 (in verità esattamente nel 1950) e che il fotografo è stato davvero bravo a cogliere al volo una situazione così interessante. Ora, che Doisneau sia un bravo fotografo non c'è dubbio, che fosse a Parigi per realizzare un reportage per la rivista americana "Life" è altrettanto vero, ma che la foto sia stata colta "al volo" è invece falso: conosciamo anche i nomi dei due "amanti" ripresi: lei è Françoise Bornet, una studentessa che cercava di diventare attrice, lui è Jacques Carteaud, il suo fidanzato. Doisneau li aveva conosciuti e chiesto loro di posare per realizzare appunto questa foto. Tra l'altro fece dono alla ragazza di una stampa che negli anni '90 la stessa Françoise vendette per la non modica cifra di 155.000 euro, subito dopo aver cercato di portare il fotografo in tribunale accusandolo di aver ripreso lei e il suo ragazzo senza autorizzazione. Cosa evidentemente falsa anche questa. Fatto sta che la fotografia continua comunque, ancora oggi, a essere in testa alla "classifica" delle foto più famose al mondo e a essere venduta anche come poster o come biglietto augurale durante la festa di San Valentino. Eppure, sebbene le persone siano convinte di conoscerla davvero bene, in realtà ne sanno poco o nulla, a cominciare dal fatto che è, come detto, un'immagine "posata" e non spontanea. Questo vale comunque per tante fotografie. Pensaci: se rivai con la mente a qualsiasi foto tu ammiri e apprezzi, sapresti dirmi in che situazione è stata scattata? Con che fotocamera e con che obiettivo? Con quale pellicola? Piccolo o grande formato? E la stampa realizzata dal fotografo com'è stata realizzata: a contatto o con l'ingranditore, e quale formato venne scelto? Tutti conoscono le foto di Ansel Adams, ma quanti sanno in che formato le stampava? Ma a parte gli aspetti tecnici, viene anche da chiedersi: perché il fotografo era lì? Cosa lo ha spinto a recarsi in quel posto specifico? E soprattutto: cosa voleva davvero esprimere con quella fotografia? Dunque vedi che, a conti fatti, di qualsiasi fotografia, anche quella che reputi di conoscere bene, in realtà sai poco o nulla. E' quello che lo scrittore Roberto Mercadini, in un suo famoso video che puoi vedere qui sotto, definisce "Il paradosso della Gioconda". In breve consiste in questo: tutti conoscono la Gioconda e quando vanno al Louvre snobbano gran parte delle altre opere d'arte per andare a far la fila in attesa di poter stare davanti al dipinto di Leonardo. In fondo chi è che non sa tutto della Gioconda? Che era l'amante del pittore (forse), che ha un sorriso enigmatico e cose del genere. Sulla "tela" di Leonardo sono stati scritti libri e girati film. Nella finzione cinematografica viene addirittura rubata tagliandola lungo il bordo, arrotolandola e mettendola sotto un impermeabile. Peccato che non si tratti affatto di una tela, ma di un dipinto realizzato su tavola di pioppo. E le informazioni che girano intorno a chi fosse la Gioconda e quale rapporto avesse con Leonardo sono a volte imprecise, a volte del tutto sballate. Insomma, il paradosso è che le persone pensano di sapere tutto su un determinato argomento e in verità ne sanno davvero poco, spesso quasi nulla, se non quelle tre-quattro informazioni trite e ritrite. E questo, in campo fotografico, vale per un sacco di cose, davvero, sia dal punto di vista iconografico che da quello tecnico. Gli appassionati di fotografia sono convinti di aver perfettamente compreso il funzionamento del diaframma, del triangolo dell'esposizione, del mosso creativo, del bianco e nero, o di qualsiasi altro argomento ti possa venire in mente, e invece no, hanno solo poche informazioni, spesso pure errate. Sia chiaro: questo vale per tutti. Ovviamente gli "esperti" hanno molte più competenze e certezze, ce le ho anch'io, eppure spesso e volentieri sbagliamo. Non esiste al mondo persona che "sappia tutto"! Il paradosso della Gioconda non perdona. Dunque ho deciso di fare come Mercadini - che sul paradosso ha costruito anche alcuni dei suoi libri di maggior successo - e di andare a scovare quelle informazioni nascoste che possano rendere più chiara e profonda la conoscenza della fotografia, raccontando dettagli che magari ignori delle fotografie (mie e di autori famosi), o aspetti delle tecniche di ripresa che forse non avevi preso in considerazione precedentemente. 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Tra pochi giorni inizierò con una serie di tre post, intitolati "Lo Zen e l'arte di costruire fotocamere" in cui spiego come realizzare una semplice fotocamera stenopeica, perché farlo e quali sono le implicazioni creative che l'impresa comporta: nulla è più educativo e rivelatore di fabbricarsi da soli gli strumenti da utilizzare per esprimersi, raccontare e anche giocare!
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