MARCO SCATAGLINI
  • Home
  • EGO
    • VIDEO
  • CONTATTI
  • GALLERIE
    • La Sapienza delle Rocce
    • Una Momentanea Eternità
    • Tuscia D'Autore
    • Luoghi senza tempo / TimelessScapes
  • LIBRI
    • UNA MOMENTANEA ETERNITA'
    • FOTOSINTESI
    • LA SAPIENZA DELLE ROCCE
  • ZINE
  • eBOOK
    • EBOOK
    • LA FOTOGRAFIA STENOPEICA
  • EFFEVENTIDUE blog
  • KELIDON blog
  • CORSI RM

Deserto o Irlanda?

15/2/2022

0 Commenti

 
La fotografia di paesaggio inganna, e anche tanto. Vediamo immagini in cui sembra di ammirare luoghi selvaggi, solitari, intatti - e a volte sono davvero luoghi del genere - per poi scoprire che la foto è fatta da un belvedere in ci si parcheggia comodamente e ci sono piattaforme predisposte appositamente per i fotografi. Penso a tanti luoghi dell'Islanda, ad esempio, o anche del Sud America. Oramai tutto è addomesticato, trasformato in fondale utile per gli scatti dei danarosi fotografi occidentali pronti a pagare profumatamente pur di riprendere "quella foto" nello stile di Ansel Adams. E disposti anche ad attendere ore che i cento fotografi arrivati prima finiscano di riprendere il "grandioso paesaggio" e mollare il posto in prima fila.

Diciamocelo: l'errore è tutto nella prospettiva - chiamiamola così - con cui guardiamo ai luoghi, che poi dipende direttamente dalla nostra competenza e dalla nostra cultura. Ne abbiamo esempi anche vicino a noi, magari dietro casa. Infatti, il tipico paesaggio italiano quale potrebbe essere? E' vero, abbiamo alte montagne, scogliere, cascate, ma in effetti quando si pensa al "Bel Paese" il "quadro" che ci viene in mente è più o meno come quelli ripresi dai pittori Romantici: colline, campi coltivati, cipressi e pini, qualche rudere. Dunque è la campagna la nostra "frontiera" visiva. Già i Romani, in fondo, amavano il "locus amenus" (la campagna, bella e piacevole).
Foto
Così abbiamo anche noi i nostri "cliché" e leggendo le riviste di fotografie pubblicate ad esempio negli USA o in Gran Bretagna, spesso si vedono le pubblicità di viaggi organizzati nel "Chiantishire", tra le colline del Senese. E sempre vi compare l'immagine di un colle emergente tra le nebbie con, in cima, un casolare circondato da cipressi. Il corrispettivo visivo di "pizza e mandolino". 
Ovviamente la realtà è invece che i campi coltivati in modo intensivo sono il più delle volte non già simili ai romantici luoghi idilliaci e sereni, ma dei veri e propri deserti biologici. "Steppa agricola" viene definita scientificamente, ma questo quando - oramai è raro - si utilizzano sistemi di coltivazione non chimicizzati e dunque accanto al grano crescono anche le piante della "flora messicola", invece praticamente scomparse su gran parte del territorio, che sempre più spesso è dapprima verde in modo omogeneo e poi, prima del raccolto, giallo in modo uniforme, senza le macchie rosse dei papaveri o viola del fiordaliso. La cosa bella (si fa per dire) è che per molte persone questi paesaggi sono "natura", solo perché sono verdi. Indubbiamente affascinanti e fotograficamente remunerativi, magari, ma di certo se sono natura è una natura morta, il più delle volte.
Foto
La colpa non è certo dei coltivatori, stretti tra le logiche di mercato e le necessità di far quadrare i conti. Le industrie richiedono prodotti "perfetti", e vaglielo a spiegare alla gente che le nocciole così belle e perfette richiedono spargimenti di diserbanti e anticrittogamici in quantità assurde, che poi uccidono i corsi d'acqua e i laghi (come il Lago di Vico) o che visto il costo del grano al quintale è impossibile reggere economicamente con una resa per ettaro che escluda il ricorso a veleni sempre più potenti e mirati e che dunque lasciare spazio ai fiordalisi è una romanticheria d'altri tempi. La colpa è anche nostra, di noi consumatori (che brutta parola...), che non ci fermiamo mai a pensare a come e dove ogni merce è prodotta e su quale sia la sua "impronta ecologica".
A questo - e altro - pensavo mentre qualche giorno fa mi son fermato a fare delle foto alla "steppa". Certo, è affascinante. Sarebbe ancora più bella se in primavera si riempisse di fiori per creare foto come quelle di Franco Fontana degli anni '70 (altro cliché, ma almeno ecologicamente più sostenibile), invece è perfetta, quasi brutale. Lavorata a macchina, priva di imperfezioni, sembra di plastica, sembra una moquette stesa fino a perdita d'occhio e mi sa che per questo piace tanto allo sguardo dell'uomo contemporaneo. Cosa sono tutte quelle imperfezioni dei campi tradizionali? I muretti a secco, i boschetti, le siepi? Roba d'altri tempi, inutili romanticherie.
Foto
Tempo fa, in una polemica sulle pale eoliche che stanno invadendo la Tuscia (provincia di Viterbo) dove abito e dove ho fatto le foto che illustrano questo post, molti hanno definito questo territorio "l'Irlanda d'Italia", come a dire che le verdi colline che si susseguono, in effetti senza particolari scempi edilizi o altre brutture, sono come la nostra brughiera. Un paesaggio naturale da salvaguardare. Ahimé non è affatto una brughiera, di farfalle ne volano pochissime, le api stentano a svolgere il loro grato mestiere. Sono invece l'effetto di uno "progresso" altrettanto sbilanciato e poco lungimirante di quello delle pale eoliche e degli impianti fotovoltaici. Che - naturalmente - non sono un male in sé, ma giocoforza diventano il simbolo di una civiltà energivora, incapace di pensare al "poco ma buono", meno energia, meno spreco, meno veleni, più salute e bellezza.

Quante volte senti parlare, nel dibattito sui mutamenti climatici, del risparmio energetico? La logica è come continuare a sprecare energia come oggi, solo producendola con sistemi che non emettano CO2. Ecco, con l'agricoltura è la stessa cosa. Se acquistassimo prodotti di qualità, magari biologici o almeno coltivati con metodi integrati, sprecassimo meno cibo, pretendessimo cibi non industrializzati pieni di sale e di zucchero e così via, i campi tornerebbero forse a macchiarsi di viola, di rosso, di giallo, di bianco. Che festa per gli occhi sarebbe! Come ancora accade, per fortuna, nei pascoli o nelle aree dismesse, quelle che l'uomo dimentica o abbandona.
​
Che valore ha la bellezza? Un valore immenso, che però nessuno può tradurre in ricchezza concreta, in euro o dollari. Per questo, in verità, siamo tutti più poveri.
Foto
0 Commenti



Lascia una risposta.

    NEWSLETTER

    Iscriviti alla mia newsletter e potrai scaricare gratis la mia "Quick Guide" PDF!

    Foto
    ISCRIVITI

    View my profile on LinkedIn
    Foto


    ​Il mio nuovo libro fotografico

    Foto
    Clicca sulla copertina per saperne di più

    Tweet di @kelidonphoto

    Kelidon Podcast



    ​Autore

    Sono un fotografo e un autore di saggi sulla fotografia (e non solo). Per oltre 15 anni ho collaborato con le più importanti riviste di viaggi e turismo, pubblicando oltre 200 reportage. Oggi mi occupo di fotografia creativa, alternativa e irregolare, sia analogica che digitale, e sono un ricercatore di “cose interessanti” da raccontare, soprattutto nel campo della fotografia, dei luoghi, della natura e dei paesaggi, anche grazie alle tecniche dello Storytelling.


    ​Archivi

    Maggio 2022
    Aprile 2022
    Marzo 2022
    Febbraio 2022
    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Settembre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Aprile 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020

    Categorie

    Tutto
    2022
    6x9
    Actioncam
    Adams
    Aerei
    Altrafotografia
    Amazon
    Amazonas
    Ambiente
    Analogico
    Ara Pacis
    Armine
    Armine Harutyunyan
    Arricchirsi
    Arte
    Aspettative
    Atmosferologia
    Attività
    Autore
    Autori
    Balda
    Baldalux
    Banco Ottico
    Bianco E Nero
    Blog
    Caccia
    Calibrazione
    Cambiare
    Campbell
    Candid Photography
    Canon
    Capodanno
    Cartier Bresson
    Cctv
    Cerchio
    Cerchio Di Illuminazione
    Cinema
    Codice
    Colore
    Commenti
    Concorsi
    Considerazioni
    Consigli
    Contenuti
    Contrasto
    Corso SEP
    Costo
    Creatività
    Creatività
    Crescita
    Critica
    Crowdpublishing
    Cucina
    Cucinare
    Cultura
    Curve
    Didascalia
    Didattica
    Digitale
    Dine Anno
    Distanza
    Divertimento
    Ecologia
    Ecosofia
    Editoria
    Eliot Porter
    Esercizio
    Esperienza
    Esperienze+
    Esperimenti
    Esposizione
    Etica
    Evento
    Faidate
    Fisheye
    Folding
    Formato Circolare
    Foto
    Fotocamera
    Fotocamere
    Fotografare
    Fotografia
    Fotografia Analogica
    Fotografia Stenopeica
    Fotografo
    Fotogrfia
    Fotosintesi
    Ghirri
    Giulio Ielardi
    Gopro
    Grandi Fotografi
    Hackeraggio
    Hex
    Idee
    Influencer
    Inquinamento
    Insegnamento
    Internet
    Intimate Landscapes
    Ironia
    Ironico
    Istogramma
    Istogrammi
    Joel Meyerowitz
    Joel Sternfeld
    Kairòs
    Kelidfon
    Kelidon
    Koudelka
    Lago Di Bolsena
    Landscape
    La Vera Natura
    Letteratura
    Libri
    Libro
    Libro Fotografico
    Lockdown
    LPOTY
    Luce
    Luminosità
    Manuale
    Marco Scataglini
    Minor White
    Moda
    Modelle
    Mostra
    Mostra Radici
    Mutamenti Climatici
    Natira
    Natura
    Niente Di Antico Sotto Il Sole
    Nikon
    Obiettivi
    Obioettivi
    Offerta
    ON1
    On Thi Site
    Ottocento
    Paesaggio
    Pandemia
    Paul Virilio
    Pellegrin
    Pellicola
    Pensaescatta
    Photoshop
    Pinhole
    Pittoralisti
    Pittorialismo
    Podcast
    Poesia
    Pollock
    Popolarità
    Post
    Professione
    Professionisti
    Progetti
    Progetto
    Propositi
    Prova
    Prove
    RAW
    Recensiobe
    Recensione
    Reflex Mania
    Regali
    Resa Cromatica
    Ricchezza
    Ricette
    Riflessioni
    Riflessionio
    Riscaldamento Globale
    Risparmiare
    Ritratto
    Roger Fenton
    Saggio
    Salbitani
    Salgado
    Salvaguardia
    Scheda
    Schiffer
    Sensore
    Sensori Piccoli
    Sjcam
    Small Sensor
    Social
    Software
    Softwares
    Sondaggio
    Sounti
    Spendere
    Spunti
    Spyder
    Stampa
    Stampante
    Stampare
    Stampe
    Stefano Mirabella
    Stenopeica
    Stenopeico
    Stimmung
    Storie
    Stranessa
    Street
    Sudek
    Sviluppo
    Teatro
    Tecnica
    Teleobiettivo
    Tema
    Tempo
    Test
    Text
    Textures
    Tutorial
    ùsoftweares
    Vendere
    Venezia
    Viaggio
    Video
    Vintage
    Voce
    Zizola

Copyright Marco Scataglini © 2022
  • Home
  • EGO
    • VIDEO
  • CONTATTI
  • GALLERIE
    • La Sapienza delle Rocce
    • Una Momentanea Eternità
    • Tuscia D'Autore
    • Luoghi senza tempo / TimelessScapes
  • LIBRI
    • UNA MOMENTANEA ETERNITA'
    • FOTOSINTESI
    • LA SAPIENZA DELLE ROCCE
  • ZINE
  • eBOOK
    • EBOOK
    • LA FOTOGRAFIA STENOPEICA
  • EFFEVENTIDUE blog
  • KELIDON blog
  • CORSI RM